Santa Caterina da Siena è rappresentata in abito domenicano, a mezza figura, con la corona di spine e lo sguardo rivolto verso il cielo. La Santa è in preghiera, con le mani stigmatizzate e incrociate sul petto; tiene un giglio nella mano destra. La misurata emozionalità, il modellato morbido evidenziato dai trapassi chiaroscurali rimandano con certezza alla mano di Bernardino Mei, in un momento abbastanza giovanile, all’inizio degli anni quaranta del Seicento. Iscrizione sul retro: “3”. Il colpo di luce che illumina da sinistra la santa e il giglio, impregnando il colore, la materia che si fa spessa, i volumi risentiti e l’espressione patetica denunciano in questo momento un’ispirazione al naturalismo manettiano.