L’opera ritrae il martirio di san Sebastiano, legato con le braccia aperte a un tronco d’albero e trafitto dalle frecce. Due angeli assistono il santo: uno in alto, che gli reca la corona e la palma del martirio, e uno appena visibile sulla sinistra, che rimuove una freccia dal petto del santo. Sulla sinistra, si intravede un santo Papa, ipoteticamente identificabile con san Gregorio Magno, grazie alla presenza della tiara papale e alla sua attività di scrittura su un libro. Il santo indossa un mantello rosso, fermato sul davanti da una spilla, e una veste bianca con bordatura di pizzo alla base. San Sebastiano e san Gregorio Magno erano spesso rappresentati insieme in dipinti devozionali intorno al XVII secolo. Sulla destra, si presume sia presente l’armatura. I toni del dipinto sono ambrati e l’atmosfera generale è molto scura. La cornice è sagomata con toni sull’oro e nero. L’opera riecheggia il fare dei pittori senesi del Seicento. Una iscrizione sul retro porta il numero “107″.