Giuditta è al centro e impugna, nella mano destra, una sciabola. Con la sinistra sorregge per i capelli la testa di Oloferne. Indossa un ampio vestito aperto sul petto con bordatura di pizzo, motivo che si ripete anche nella manica destra della camicia che esce dall’ampio mantello di colore scuro. Giuditta porta inoltre degli orecchini con una pietra e una collana formata da piccoli motivi rettangolari. Fra i capelli, una fascia con una pietra e alcune piume di colore rosso. In basso a destra vi è un tavolo. L’opera sembra riferibile ad un artista senese che riecheggia, sia pure in modo schematico e quasi calligrafico, gli accentuati luminismi di Rutilio e Domenico Manetti.