Il Santo è rappresentato genuflesso: con la mano destra sorregge una gamba del Bambino che sta seduto sulle nubi e con un giglio nella mano sinistra. La mano sinistra del Santo poggia sul libro di preghiere aperto sull’inginocchiatoio. In alto vi sono sei cherubini fra le nubi. Si tratta di un opera forse di ambito senese, che sembra riecheggiare con ingenuità e modestia i modi dei Nasini. L’impianto compositivo misurato e le forme tondeggianti del Bambino e dei cherubini aiutano a collocare il dipinto nel XVIII secolo.