Il dipinto venne realizzato entro i primi decenni del Seicento dal pittore senese Sebastiano Folli, che firma la tela in basso a sinistra. La scena raffigurata è quella in cui Cristo dona a Santa Caterina la Veste miracolosa, un ricco abito cosparso di gemme e pietre preziose. Il soggetto va letto in continuità con la tela della stessa parete, eseguita sempre dal Folli, con “Santa Caterina che dona il mantello ad un mendicante”: come la Santa non si dimentica mai dei più bisognosi tanto da regalare i propri beni per alleviare le loro sofferenze, così il Cristo è pronto a ricompensare coloro che operano in Suo nome. La tela ha colori più vivaci rispetto all’altra opera che il Folli realizza per la Chiesa, tuttavia forti analogie si riscontrano nella esecuzione dei volti e nel trattamento chiaroscurale della tunica di Caterina. In generale il dipinto risente molto della grande stagione pittorica dell’ultimo Cinquecento senese e di pittori come Alessandro Casolani e Ventura Salimbeni. Romagnoli (ante 1835) definisce le tele “di impasto molto venturesco”. Il Cairola (1956) le inserisce nella tarda attività del Folli, accanto ai dipinti di S. Onofrio e del Santuccio. Iscrizione a pennello in basso a sinistra: “SEBAST. SEN”