L’angelo, in piedi sopra un piedistallo rappresentato come un piccolo promontorio sassoso, è di legno dorato, con le rifiniture del panneggio, che avvolge la figura dall’altezza della coscia a quella del petto, in cartapesta. Le ali piumate sono intagliate minuziosamente. In una mano reca un’anfora portacero e, in equilibrio sulla testa, una sorta di grosso vaso. Da certo classicismo dell’espressione e dallo stile dell’anfora, si può datare verso il primo Ottocento in ambito artigianale senese.