Il candeliere poggia su una semplice base lignea. Tre zampe leonine costituiscono i piedi dell’oggetto, la cui base si presenta con tre facce trapezoidali dai contorni ondulati resi a volute. Le facce presentano, entro una cartella ovale una decorazione a righe orizzontali sormontata da testa di cherubino e circondata da grappoli di frutta ed ornati fogliacei, due figure di santi probabilmente uno dei quali è San Marco accompagnato dal leone ed una di vescovo (San Carlo Borromeo?). Il fusto prosegue in un nodo quasi sferico decorato da foglie di acanto, sopra e sotto due motivi a disco, più in alto si innesta la parte terminale del fusto a balaustra, che termina nel gocciolatoio baccellato. I candelieri di ottima fattura sono da collocare nel secolo XVII, anche per via del punzone con la Balzana senza la lupa. I motivi ornamentali (frutti e teste cherubiche) sono tipicamente seicenteschi. Presenta due punzonature laterali in basso: sulla destra una a forma di Sole nascente (o ruota dentata?) e sulla sinistra la Balzana senese (formata da uno scudo sormontato da corona e troncato di bianco e nero). Il restauro di tipo conservativo ha permesso di eliminare le efflorescenze saline, l’ossidazione della lamina d’argento e di colmare le lacune nella base lignea.